[Paolo Barnard]
I siti che hanno raccolto i miei articoli sulla catastrofe del sesso commerciale e le donne, elencano centinaia di interventi molto critici su quanto ho proposto (molti insulti, anche). Leggeteli e fatevi un'idea. Pubblico qui, invece, qualche mail che ho ricevuto sul tema, e sono parole che ritengo pregiate perché, dal mio punto di vista, dotate del coraggio di rompere un taboo. Buona lettura. P.B.
UNA DONNA:
Caro Paolo
cavolo che arringa...certo che ti sei tirato addosso le ire delle donne con il lardo sugli occhi.
Io ti scrivo però che condivido quasi tutto di quello che hai scritto.
L'unica cosa su cui non mi sento di appoggiarti è sulla facilità per le donne di fare sesso ludico come proponi tu.
Io personalmente non ne sarei molto capace, cioè possono esserci momenti in cui potrei farlo ma quella disponibilità non cè sempre.
Gli uomini credo siano più predisposti, proprio per la necessità maggiore che hanno di fare sesso.
Ma a parte questo, se posso portarti la mia esperienza, posso dire che non ho mai trovato ragazzi, ora ho 30 anni, che mi giudicassero perchè sono andata a letto subito con loro, quanto meno non mi sono mai sentita giudicata.
Ho avuto anche relazioni con persone con cui l'approccio era stato abbastanza breve, proprio perchè se si lascia spazio alla passione e non si usa il sesso come un'arma per ottenere vantaggi, credo che nessun uomo (a meno che non si un troglodita, ma insomma si possono evitare) giudicherà male una donna per essersi lasciata andare.
Recentemente ho avuto l'occasione di fare quelle avances che tu auspichi.
Le ho fatte dopo aver avuto quasi la certezza di essere corrisposta, ma sono state molto apprezzate e il senso di libertà che si ha nel fare una cosa del genere è immenso.
Ovvio che il rischio di essere respinte c'è, e credo che questo non sia sopportabile per il fragile orgoglio femminile.
Soprattutto quello che si teme sia il giudizio delle altre donne, è brutto dirlo ma è così.
Io vedo molti uomini spaventati e titubanti, che non sanno più cosa dire perchè temono di essere aggrediti o derisi.
Le donne possono credere di averla vinta, ma è una ben magra vittoria.
Siamo così piene di false teorie e miti sugli uomini stronzi tramandati anche da bassa propaganda fatta da telefilm che non riusciamo più a vedere le cose come stanno...
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UNA DONNA
Ho appena avuto modo di collegarmi e leggere il tuo articolo "Sono andato a puttane". Quando ho finito volevo risponderti, ma poi ho visto che hai pubblicato un altro articolo sulle reazioni ricevute, allora ho letto anche quello....
Scusa: ma chi lo legge il tuo sito? Chi sono le "donne" che ti hanno risposto? Davvero solo una era d'accordo con te?
Io credo che ce ne siano molte di donne che sarebbero d'accordo con te, solo magari non hanno un pc, o non si collegano, non ti conoscono...
Devo dire che il dato che mi ha impressionato maggiormente è stato che in Italia ci sono 70.00 prostitute che hanno subito 700.000 violenze negli ultimi anni...... si commenta tristemente da solo...
Certo che la cosa più importante dovrebbe essere far finire tutto ciò! Anche senza numeri (che sono importanti e ci danno maggiormente il senso e la proporzione di questo scempio) è scontato che il business di vite umane e di soldi che ci sta dietro andrebbe fermato! Trovo strano che nessuno ci abbia fatto caso, dato che doveva essere il nocciolo della questione!
Ad esempio, penso che un primo passo potrebbe essere la regolarizzazione della prostituzione. Se io decido (IO DECIDO) che voglio darla via per lavoro, mi va bene, non ho nessuno che mi controlla o che mi sfrutta, ma anzi, pago pure regolarmente le tasse come qualsiasi altro lavoratore, dove sarebbe il problema?
Questo troncherebbe senz'altro un gran giro di sfruttamento e di soldi alle mafie... non risolverebbe certo tutta la cosa!
Comunque credo che uno dei gravi problemi della donna (diciamo di oggi) è che ha perso il rispetto per se stessa innanzitutto... consciamente o inconsciamente...dalla prostituta a quella che se la tira all’infinito.
Se io sono a posto con me stessa, con la mia coscienza, mi va bene fare o non fare quello che voglio… and that's it. Non devo sentirmi né stronza, né troia, né nient'altro!
Certo però, come dici, anche da parte vostra deve esserci questo grande passo: cominciare a non farci sentire tali quando non lo meritiamo...
Sono pienamente d'accordo nell'ammettere che sappiamo essere perfide e cattive come un uomo mai, nella sua più totale "ingenuità", potrebbe arrivare ad essere... (infatti la maggior parte dei miei amici sono maschi :) )
Io ci ho pensato ancora al fatto che deve essere terribile per certi uomini essere sempre respinti, perché appunto, non è difficile ammetterlo, che se una donna vuole trova sempre.... per un uomo non è così, e anche se posso solo immaginarlo quanto possa essere logorante , mi spiace davvero che in così poche ti abbiano capito....
In fondo, il "mettersi nei panni degli altri", dovrebbe essere una cosa che dovremmo fare tutti quotidianamente, in ogni situazione e sono convinta che avremmo pure un mondo migliore!
Ma secondo me di donne sagge ce ne sono, magari non sono quelle che ti hanno risposto all’articolo, ma voglio essere fiduciosa... perché credo nelle DONNE, in quelle sagge, che sanno sempre cosa fare in ogni situazione, ponderate, sensibili, razionali e soprattutto giuste.
Queste vorrei che fossero le qualità che ci rappresentano.
E insieme, non in una guerra, si può fare qualcosa, perché il cambiamento deve avvenire passo dopo passo , senz'altro gradualmente, ma uniti.
Dai fiducia a queste di DONNE Paolo, perché ci sono!
Sicuramente ce ne sarebbero ancora tante di cose da dire....., ma ora ti saluto che a Cangurolandia si è fatto tardi e devo andare a nanna.... eheh sì, ti scrivo dall'Australia.
Mi ricordo che in un recente post l'avevi suggerito, soprattutto ai giovani, di lasciare l'Italia (se potevano) ed io che ho potuto farlo posso solo confermare che si può stare bene, si può essere circondati da gente civile e cordiale, che si può avere doveri ma anche e soprattutto diritti!!!
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UN UOMO
Caro Paolo, io ti ringrazio per aver acceso questo dibattito e per avermi fatto sentire meno solo difronte a questo grave, oserei dire, problema. Non ti nascondo le mie perplessita nell'approcciare, nel rompere quel muro di apatia che sembra erigersi al momento di fare nuove conoscenze. Condivido in toto alcune tue esternazioni: anch'io sono stremato a livello emotivo da approcci falliti ed estenuanti corteggiamenti, ma soprattutto da quella indifferenza nei confronti della sensibilità altrui. A volte mi ripeto che ho una dignità, e non è giusto calpestarla per rincorrere donne egocentriche e troppo narcisiste. Tutto rispecchia, allargando il discorso, una società dove il facile vittimismo è all'ordine del giorno, dove la colpa per come vanno le cose non è mai ( anche) propria ma solo di altri. Nelle mie riflessioni, dopo serate passate in locali a vedere donne che sfilano quasi fossero su una passerella milanese, mi chiedo se non sia la mia sensibilità eccessiva ad essere fuori luogo: quel rispetto che ho per la donna come essere umano prima che oggetto sessuale. Comportandosi così, attirano solo o quasi uomini con la faccia come il posteriore, per poi lamentarsi di una ipotetica sfortuna la quale non è altro che la conseguenza di un comportamento che fa ribrezzo.
Ci lamentiamo di una società che mercifica tutto, purtroppo, anche i rapporti umani. In un contesto dove la donna stessa diventa e si erige a trofeo però, cosa possiamo pretendere di meglio? Sembra quasi di vedere belle macchine che sfilano, e queste si sa che per averle le compri. Non sono mai andato a puttane, semplicemente come avversione nei confronti di un sistema che reifica e disumanizza qualsiasi ambito sociale. Però, mai e poi mai più venderò nemmeno la mia dignità per rincorrere donne che non meritano a livello umano il ben che minimo interesse. Che se la tengano loro la loro bellezza, e noi continueremo ad assistere a quella stolida situazione dove la maggior parte delle coppie, è legata semplicemente dalla paura di restare soli.
Dispiace... quei 120 miliardi potrebbero essere usati per promuovere sviluppo e crescita reciproca, piuttosto che per aggravare una situazione di per sè allarmante.
Come diceva Chaplin nel suo discorso all'umanità: " abbiamo mezzi per spaziare eppure ci siamo chiusi in noi stessi".
Un caro saluto.
